L'Antiquarium si compone di quattro sale espositive, organizzate secondo un criterio cronologico e tematico. Nella prima sala sono esposti i reperti più significativi provenienti dai siti pre e protostorici della Valle del Clanis; i pannelli didattici illustrano la geomorfologia del territorio avellano e la distribuzione delle emergenze archeologiche note nell'insediamento dell'antica Abella.
La seconda sala è dedicata alle necropoli di Abella; l'esposizione prevede una selezione dei corredi funerari rinvenuti nelle necropoli individuate nelle località S. Nazzaro e S. Paolino. Nella medesima sala è possibile inoltre vedere un eccezionale rinvenimento effettuato nell'area dell'attuale centro storico (via Mulini): un'epigrafe osca che ricorda la costruzione di edifici pubblici ad opera del magistrato Maio Vestirikio (fine II sec. a.C.).
La terza sala è divisa in due settori: nel primo è esposta un' eccezionale sepoltura di età arcaica che comprende una ricca esemplificazione delle produzioni ceramiche locali e delle ceramiche d'importazione dall'area etrusca e greca. Nel secondo settore sono esposti invece i materiali provenienti da due aree sacre extraurbane, individuate in località Seminario e in località Campochiaro. I rinvenimenti documentano, nel primo caso, l'esistenza di un culto legato alla sfera della fecondità (statuette di kourotrophoi) e della sanatio (ex-voto anatomici), nel secondo connotano il culto di divinità italiche tra le quali emerge la figura di Ercole.