Oltre ai ricchissimi paramenti ricamati in filo d’oro appartenuti ai primi vescovi della città (in particolare si ricorda la pianeta di Francesco Saverio Castiglioni, elevato al soglio pontificio col nome di Pio VIII nel 1829), nel suggestivo allestimento possono essere ammirati una croce dipinta del XIII secolo, pitture, sculture lignee, suppellettili in argento e una notevole collezione di croci processionali dal XIV al XVI secolo, recentemente restaurate dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Notevoli fra tutti i doni elargiti da Sisto V alla sua patria, su cui s’impone il cosiddetto Reliquiario di Montalto, capolavoro assoluto di arte orafa francese del secolo XIV. Sopra un elaborato piede in argento, si eleva una tabella dove sono raffigurati Cristo morto sorretto dagli angeli e altre scene della Passione. Si tratta di un’opera polimaterica straordinaria ed estremamente preziosa, realizzata in oro, argento dorato, smalto en ronde bosse, gemme, perle e cammeo in sardonice.