Il Museo del Cappello di Massa Fermana è ospitato al piano terreno del Castello dell’antico borgo marchigiano, in alcuni ambienti visibili anche attraverso due ampie finestre che si aprono sulla facciata. Dobbiamo specificare che si tratta del Museo del Cappello di paglia, da tempo produzione tipica della zona, tanto importante e raffinata una volta forniva anche il più celebre mercato fiorentino.
Nel locale sono esposti antichi macchinari, tipi di trecce di paglia, cappelli e vecchie fotografie. Il tutto per documentare l’antica lavorazione artigianale del cappello di paglia che, un tempo, era una occupazione a cui si dedicavano i contadini quando erano liberi dal lavoro dei campi. Uomini e donne, soprattutto, si riunivano a scegliere gli steli adatti, li intrecciavano per poi affidarli a mani più esperte che cucivano le trecce e ne ricavavano cappelli. Era un lavoro che consentiva un piccolo introito aggiunto alle spesso magre sostanze.
Tra le macchine più curiose c’è una eguagliatrice per selezionare i fili di paglia dello stesso calibro, chiaramente fatta “in casa” anche con materiali di riciclo; sono infatti delle grandi scatole di latta per pomodori a fungere da imbuti per i fili di paglia da selezionare. Ci sono forme in legno per cappelli, ferri da stiro, torchietti per schiacciare le trecce di paglia, macchine da cucire… E c’è anche il lungo bastone a cui venivano appesi i cappelli che il venditore portava sulle spalle e che, una volta sulla piazza del mercato, veniva posto su un altro bastone appositamente sagomato in modo che rimanesse infisso nel terreno, e si trasformava in una bella mostra di cappelli.