Nel 1984 l'Amministrazione Comunale ha acquisito gran parte del Palazzo Colocci insieme agli arredi e all'archivio storico della nobile Famiglia jesina. Il fascino del Museo, intestato ad Adriano Colocci consiste nel suo essere poco museo e molto casa di abitazione.
All'interno delle vetrine e sopra le consolles si assommano dunque utensili da lavoro, soprammobili, gingilli, memorie familiari in disordinato assetto cronologico.
I pezzi che compongono l'arredamento sono prevalentemente di rappresentanza; in specie la scelta dei quadri risponde ad esigenze di devozione o di esaltazione del casato.