La tomba Bonomini, popolarmente nota come tomba del cane, è un monumento sepolcrale situato a Brescia, sui colli Ronchi immediatamente a nord-est del centro storico cittadino, lungo via Panoramica, al primo tornante dopo l'imbocco da via Filippo Turati. Costruita nel 1860 su progetto di Rodolfo Vantini per ospitare le spoglie di Angelo Bonomini e del socio Giuseppe Simoni, benefattori degli Spedali Civili di Brescia, alla fine non accolse mai le due salme a causa di nuove ordinanze comunali riguardanti le norme sul seppellimento, che lo vincolavano ai cimiteri pubblici.
La tradizione popolare vuole quindi che vi sia stato deposto solo un cane, da cui la denominazione abituale. Il sepolcro è uno dei più singolari monumenti bresciani dell'Ottocento e ancora oggi, trovandosi in una posizione ben visibile dalla città, ricopre un notevole ruolo paesaggistico, ad esempio nel fortunato cannocchiale ottico di piazzale Arnaldo.
Il sepolcro consiste in un piccolo tempietto neogotico a pianta quadrata con angoli prominenti. Su un alto basamento, nel quale è collocato l'ingresso, si imposta direttamente l'alta e caratteristica copertura, costituita da una guglia piramidale dalla quale si dipartono a croce quattro corpi cuspidati, i cui fronti sono quasi del tutto svuotati da ampie aperture trilobate. Agli angoli sono invece collocate quattro edicole gotiche tradizionali, con colonnine di sostegno, guglia e pinnacoli. Nelle quattro edicole sono collocate quattro statue raffiguranti le personificazioni del Commercio, dell'Agricoltura, delle Belle Arti e delle Arti Industriali. Nell'ampio vano centrale sono invece posti i due sarcofagi con relative iscrizioni dedicatorie, vuoti e mai utilizzati.
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