Edificato nel 1520 come villino di caccia e luogo di riunione per artisti e letterati, Palazzo Zurla De Poli è un capolavoro del Rinascimento lombardo che nei secoli è stato luogo privilegiato di ricevimenti, battute di caccia, incontri mondani e scambi culturali della nobile casata degli Zurla. Presenta nel salone d’onore e tre sale del piano nobile cicli di affreschi a tema sacro e profano, tra cui la parabola del Figliol Prodigo del Vangelo di Luca e la favola di Amore e Psiche de “Le Metamorfosi” di Apuleio, datati dagli anni ’40 agli anni ’70 del Cinquecento, ad opera dalle maggiori maestranze dell’epoca, tra cui Aurelio Buso e Giovan Battista Castello detto Il Bergamasco. Dal 2020 il palazzo, a seguito di un’importante opera di restauro conservativo, riapre al pubblico sotto una nuova veste, restituendo alla città di Crema le meraviglie custodite in questo tesoro ritrovato.
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