La scelta della piccola chiesa seicentesca (sconsacrata in quell'occasione) fu giustificata dal desiderio di Francesco di preservare le opere del padre a Barzio, che era la località di villeggiatura amata da lui e dalla madre: nello stesso giardino decise di costruirvi anche la sua casa.
Nel museo aleggia un’intima atmosfera che permette alla scultura di Rosso di esprimere tutta la sua forza e universalità. Questi pensieri confidava Medardo Rosso ad un amico: “L'arte non deve essere legata all'architettura o servire ad abbellire un salone, non deve essere fatta per piacere”. La sua è una scultura immateriale, dove l'atmosfera si fa messaggera dei sentimenti umani e delle pieghe intime dell'anima.