Il Museo espone e valorizza la raccolta di fossili, minerali e curiosità naturalistiche collezionati nel corso della vita dal caprinese Luigi Torri, appassionato geologo e naturalista, soprannominato affettuosamente Ol Torr di Sass.
La sua collezione, musealizzata all’interno del settecentesco palazzo comunale, ha una forte valenza scientifica: con i suoi ritrovamenti, Torri ha infatti dimostrato che l’area del Monte Albenza è una delle zone più ricche e interessanti d’Italia dal punto di vista paleontologico.
Il Museo rappresenta anche un’intera comunità che ha conosciuto e amato il geologo, che conosce e ama il suo territorio, le sue pietre e i suoi sentieri: perché “a Caprino una volta c’era il mare” e ogni caprinese conserva un fossile da qualche parte in casa, magari senza neanche saperlo.
Tre sale comunicanti, presso il municipio, nelle quali sono state ordinati migliaia di reperti fossili che scandiscono la storia geologica delle Prealpi bergamasche dal Triassico (245 milioni di anni fa) fino all’ Olocene (11000 anni fa).