II castello di Peschiera Borromeo è il più antico possedimento dei Borromeo in Lombardia. Di esso si ha notizia nel 1422 quando Filippo Maria Visconti, duca di Milano, da facoltà a Vitaliano Borromeo di fortificare la "Peschiera", complesso rurale già di proprietà dei frati negri, monaci agostiniani.
Il castello fu sede strategica di Francesco Sforza tra il 1448 e 1450, durante le operazioni militari per la conquista del ducato milanese e più tardi ebbe a soggiornarvi Luigi XII re di Francia, ospite dei Borromeo, una delle più illustri famiglie patrizie milanesi arricchitasi con l'attività bancaria. Fu proprietà personale di San Carlo Borromeo, che sin da giovinetto ebbe a passarvi i periodi estivi, come anche suo cugino, il "cardinal Federico" di manzoniana memoria.
Vi si accede attraverso la porta della torre centrale e ci si immette nell'ampio quadrato cortile, verde per l'edera che ravvolge. Un lato del cortile è a portico, con nove arcate sorrette da 10 colonne mentre su un altro lato vi è la cappella gentilizia, fatta costruire da Renato Borromeo nell'insieme dei lavori di ristrutturazione. Essa è un piccolo mirabile edificio chiesastico, ricco d'affreschi cinquecenteschi d'ottima fattura, messi in risalto dai restauri voluti dal conte Giancarlo Borromeo nel 1927.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.