Forte Diamante (624 s.l.m.), posizionato sulle alture tra la Val Polcevera e la Val Bisagno, prende il nome dal monte su cui è stato eretto tra il 1756 e il 1758 su proposta dell'ingegnere Jacques De Sicre, a presidio della posizione dominante terminale della dorsale che si sviluppa a nord dello Sperone. La sua funzione era, insieme ai forti Fratello Maggiore, Fratello Minore e Puin, quella di proteggere lo Sperone (una dei tre settori vulnerabili delle Mura Nuove) come parte di un sistema di difesa avanzata a catena, secondo la logica del campo trincerato.
All'interno del forte, posizionato su un terrapieno, si trovano la caserma a tre piani, utilizzati come cappella, magazzino e camerate per la guarnigione che poteva variare da 40 a 100 uomini. Il pavimento del terrazzo è piastrellato in mattoni e le grate delle caditoie erano apribili. L'opera è dotata di una cisterna, capace di contenere 80 metri cubi d'acqua. Il retrostante terrapieno pentagonale alla caserma, ospitava l'armamento; cinque grandi obici posizionati verso nord, e due cannoncini a difesa dell'ingresso.
Il forte è raggiungibile (esclusivamente a piedi) lungo un sentiero che inizia dal Forte Sperone e tocca il Forte Puin, passando a breve distanza dai Due Fratelli.
In alternativa si può utilizzare il pittoresco Trenino di Casella partendo dalla stazione nei pressi di Piazza Manin e scendendo alla fermata di Trensasco, frazione di Sant'Olcese sulle alture tra la Val Polcevera e la Val Bisagno facilmente raggiungibile anche in automobile da entrambe le vallate. Dal valico di Trensasco un ripido sentiero raggiunge la vetta del monte e il forte in circa 40 minuti di cammino.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.