Il museo si articola in tre sale che ripercorrono, a grandi linee, la produzione della ceramica dalla preistoria al secolo scorso, toccando i centri di maggior prestigio (Deruta, Faenza, Viterbo). Il materiale, proveniente da donazioni private e della Soprintendenza archeologica del Lazio, comprende vasellame, corredi funerari provenienti dalla necropoli sermonetana di Caracupa, Poggio Sommavilla (Rieti), oggetti votivi in terracotta, laterizi. L’allestimento è essenziale ma consente una immediata lettura dei reperti, grazie anche all’ausilio di pannelli illustrativi.