La Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta, o più semplicemente il "Duomo". Secondo un'antica tradizione sorgerebbe nel luogo un tempo occupato dal tempio pagano dedicato a Giove. Vero è che nelle adiacenze si trovava il foro di epoca romana. Scavi condotti nell'area dell'ex Vescovado, attiguo alla cattedrale stessa, hanno attestato il persistere del carattere socio-religioso di questa parte di città in questi ultimi due millenni di storia. Un primo edificio di culto era già presente nel V secolo. Saccheggiato e distrutto nel 568 durante le guerre tra Longobardi e Bizantini, era di nuovo funzionante nel IX secolo. Ingrandita e abbellita nell'XI e XII secolo, si arricchisce in questo periodo della splendida cripta. Tra il 1680 e il 1752, vengono aggiunte la IV e la V navata. Il 2 dicembre 1798 l'edificio viene incendiato dalle truppe Napoleoniche. Ricostruita nuovamente tra il 1818 e il 1840.
L’interno si presenta a pianta basilicale, con le sue ampie cinque navate divise da pilastri. Un alto presbiterio, si innalza al di sopra della cripta. Il pavimento, risale al 1901. Sontuoso e suggestivo è l’interno, ricco di affreschi realizzati da Domenico Torti e dal Di Mauro (seconda metà del XIX secolo), raffiguranti episodi della vita di Maria Vergine. Nella volta invece è raffigurata la Incoronazione di Maria fra Santi, fra cui san Pio V, che fu vescovo di Nepi, I Santi patroni Tolomeo e Romano e Santa Savinilla. Murata accanto alla porta d’ingresso, la lapide della consacrazione dell’edificio, risalente al 1266. Nel secondo altare della navata sinistra, il pregevole crocifisso ligneo del 1532-33 di Antonius Ispanus.
La cripta ad oratorium risale all’XI secolo. È sorretta da 24 colonne di spoglio e paraste aggettanti lungo le pareti. Variegatissima la tipologia di capitelli, vero e proprio compendio del bestiario e del simbolismo tipico dell’arte medioevale.
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