Il castello Mackenzie è stato definito capriccio da Re ed è considerato uno dei più riusciti esempi del gusto architettonico in uso a fine Ottocento, teso a recuperare le suggestioni del Medioevo, con richiami allo stile gotico e al manierismo.
Edificato su una villa rustica preesistente, costruita a sua volta sulle Mura di Genova del XVI secolo (i muri perimetrali di questa villa, riutilizzati nella ristrutturazione, sono visibili nel perimetro esterno), fu eretto tra il 1893 ed il 1905 su progetto di Gino Coppedè al quale venne commissionato dall'assicuratore originario di Firenze Evan Mackenzie, la cui famiglia lo abitò per ventisette anni, ovvero fino alla sua morte.
Una peculiarità del castello è data dalle tecniche usate in fase di costruzione. Infatti, nonostante il suo aspetto rinascimentale, fu dotato di strutture d'avanguardia per l'epoca, come l'impianto per il riscaldamento centralizzato (atto anche a fornire acqua calda in tutti i bagni), una piscina coperta riscaldata con annessa sauna ed un ascensore in grado di trasportare fino a venticinque persone.
Dopo essere stato a lungo in disuso ed essere passato di mano in mano fra diversi proprietari (fra cui il collezionista statunitense Mitchell Wolfson Jr.) è stato acquisito e restaurato dalla Casa d'aste Cambi che lo ha adibito, oltre che a propria sede, a polo museale privato e sede di esposizioni temporanee.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.