Su una superficie di soli 10 metri quadrati, la bottega fu aperta dal barbiere Giacalone nel 1882. Qualche decennio dopo, nel 1922, il figlio Italo fece rinnovare l’arredamento interno secondo le tendenze art déco dell’epoca. La bottega appartenne a Giacalone dal 1922 al 1992, anno in cui, alla morte del barbiere, venne acquisita dal FAI grazie a una sottoscrizione pubblica attivata dalla Delegazione di Genova. Dopo averla restaurata e riaperta al pubblico, la Fondazione ne ha affidato la conduzione a un noto barbiere genovese di antica tradizione, che svolge quotidianamente servizio di barberia.
L’arredamento d’epoca della bottega, frequentata tuttora da tanti illustri genovesi, è caratterizzato da uno scenografico gioco di specchi e vetri cattedrale. Sullo sfondo di tradizionali piastrelle bianche, infatti, il vivace effetto dei vetri colorati sulle pareti e sul soffitto, nonché quello delle lampade e dei riflessi negli specchi ovali, avvolgono e sorprendono il visitatore.