All'epoca della sua costruzione il teatro si trovava fuori dalle mura cittadine ed in riva al mare, che a quel tempo giungeva sino in quella zona. Sulle sue gradinate, costruite anche sfruttando la naturale pendenza del colle, potevano venir ospitati, a seconda delle varie fonti, dai 3.500 ai 6.000 spettatori. La costruzione del teatro viene datata alla fine del I secolo a.C. e ampliato all'inizio del II secolo d.C. Probabilmente fu costruito per volere del triestino Quinto Petronio Modesto, procuratore e flamine dell'imperatore Traiano, citato in diverse iscrizioni, che secondo altre fonti ne curò invece solamente degli interventi di rinnovamento.
La cavea, sfrutta la collina su cui si adagia, secondo l'uso greco, la gradinata si sviluppa attorno all'"orchestra", è suddiviso verticalmente in settori da cinque scale e orizzontalmente in due ripiani da corridoi. Un possente muro semicircolare che reggeva la copertura conclude a monte l'edificio del quale rimangono pure la scena rettangolare con pilastri e cinque porte. Il proscenio fisso, ornato di statue e nicchie, s'ergeva probabilmente con grande suggestione sul mare che, in epoca romana, lambiva il teatro.
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