Il patrimonio della Città di Maniago e della sua centenaria attività fabbrile inizia con una roggia, fatta costruire dal conte Nicolò di Maniago (1453) per produrre l’energia necessaria ai primi battiferri che iniziarono a realizzare asce, accette, falci e attrezzi per l’agricoltura. Da allora la lavorazione di oggetti da taglio e di coltelli è diventata il perno dell’economia di questo paese.
Il CORICAMA fa parte della storia, memoria e immaginario dei maniaghesi da quasi un secolo, ma forse non tutti sanno che la più grande fabbrica di Maniago è ora diventata Museo. Al suo interno raccoglie oggi strumenti e ambienti di lavoro densi di ricordi, macchinari imponenti che rammentano le fatiche sopportate, materiali e tecnologie che raccontano lo sviluppo industriale di simile lavorazione.
Gli elementi distintivi: il coltello e la sorella forbice sono esposti in un percorso di allestimento che ne risalta le forme, le molteplici funzionalità, lo sviluppo, l’estetica ed il design. Il Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie nasce in continuità con il progetto che lo ha visto sorgere per iniziativa locale nella ex Filanda, e si propone di alimentare il senso di identità collettiva che riconosce nella tradizione e nella storia dei coltellinai di Maniago uno dei simboli più importanti della comunità locale.