La mummificazione naturale delle Mummie di Venzone si deve a particolari condizioni ambientali che si verificarono in alcune tombe del Duomo nelle quali si sviluppò la Hypha bombicina Pers, una muffa con la proprietà di disidratare i tessuti inibendone la decomposizione.
Le salme risalgono a un’epoca che va dal 1348 al 1881, anno in cui il cimitero all’interno del Duomo è stato bonificato e collocato nel sito attuale, fuori dal Centro Storico. Il processo di mummificazione dei corpi avvenne mediamente entro il primo anno dalla loro sepoltura.
La mummia più antica, il Gobbo, è stata scoperta nel 1647 durante alcuni lavori di ampliamento del Duomo; il corpo è stato rinvenuto in una tomba trecentesca posta al di sotto dell’attuale Cappella del Rosario. Le altre mummie risalgono, invece, ai secoli XVIII e XIX.
Nel 1845, le mummie di Venzone furono spostate dalla Cripta del Duomo alla Cappella superiore e, in seguito alle forti scosse di terremoto del 6 maggio 1976, dai ruderi della Rotonda di San Michele furono estratte 15 delle 21 mummie ivi custodite, tutti i corpi erano sostanzialmente integri.
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