Delle chiesette campestri comprese nel territorio e dipendenti dalla parrocchia di San Giovanni, Sant’Antonio abate di Versutta è senza dubbio la più antica come attestano le fondazioni del primitivo oratorio risalenti al X-XI secolo.
I lavori effettuati nel 1991 hanno messo in luce i resti di un edificio ad aula rettangolare di dimensioni ridotte rispetto all’attuale e dotato di abside semicircolare; situazione modificata nel corso del XIV secolo con l’ampliamento della fiancata a nord e nel secolo XV con l’aggiunta del nuovo presbiterio ad abside poligonale.
Alla metà del Trecento, periodo al quale vanno datati gli affreschi dell’aula e quelli esterni della parete sud, si fa risalire l’impianto costruttivo. L’esterno con tetto a capanna sormontato da bifora campanaria dovuta a rimaneggiamenti posteriori, presenta in facciata e lungo i fianchi un motivo a dentelli in cotto e ad archetti lungo il presbiterio (prima metà del XV secolo).
Sopra la porta centrale un’edicola timpanata ospita nella nicchia la statua del titolare Sant’Antonio abate, opera dello scultore ticinese Carlo da Carona (1480 ca.-1545) intorno al quarto decennio del Quattrocento, realizzata secondo i tradizionali canoni nello spirito di una austera religiosità.
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