La Rocca, datata 1228 e caratterizzata da torri cilindriche (di cui la più alta è del 1503), fu costruita dai veneziani, nel breve periodo del loro dominio sulla Romagna (1503-1509).
L'edificazione dell'attuale rocca venne venne iniziata da Francesco Manfredi, signore di Faenza, all'inizio del XIV secolo. Salvo un breve periodo dal 1368 al 1376, la fortificazione rimase nel dominio della famiglia Manfredi (che la ampliarono: in particolare, Gian Galeazzo nel 1394 e Astorgio II nel 1457 e 1466) fino all'anno 1500, passando in seguito a Cesare Borgia per tre anni.
Dal 1503 al 1509 appartenne alla Repubblica di Venezia, che realizzò il grandioso mastio in aggiunta al preesistente torricino, e le mura sui due lati.
In seguito, il territorio entrò a far parte dello Stato Pontificio e, verso la fine del XVI secolo, la sommità dei due torrioni venne ricoperta da un tetto. Dopo un breve parentesi napoleonica, la rocca ritornò al Papa, fino al 1860 quando la romagna entrò a far parte del Regno d'Italia.
All'inizio del XXI secolo, il castello è stato completamente restaurato, rinforzando le strutture murarie e valorizzando il complesso architettonico, anche con una speciale illuminazione. All'interno della struttura è stato allestito un percorso espositivo che racconta il rapporto tra l'Uomo e il gesso, materiale di cui è composto il pinnacolo su cui poggia la rocca e che ha da sempre caratterizzato l'economia del borgo.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.