La Rocca di Ravaldino, conosciuta anche come la Rocca di Caterina Sforza è una cittadella fortificata che sorge nella città di Forlì. Di origine medioevale ma ricostruita e rafforzata nel Trecento sia dagli Ordelaffi sia da Egidio Albornoz ed ampliata durante il Quattrocento, è oggi in parte destinata a sede espositiva, mentre un'ampia area ospita le carceri della città.
Il nome Ravaldino deriva dalla presenza di una fortificazione denominata Bonzanino, con tutta probabilità un rivellino (da cui la successiva evoluzione in Ravaldino), sorta di rudimentale fortilizio, che sorgeva nell'area dell'omonima porta. Tra il 1360 ed il 1371 la fortificazione fu rafforzata con l'erezione di una rocca, nucleo per la costruzione dell'attuale edificio. Fu Pino III Ordelaffi che fece progettare all'architetto Giorgio Marchesi Fiorentino le fortificazioni che in buona parte sono arrivate immutate fino ai nostri giorni.
Nel 1481 fu costruita la Rocca e in seguito la Cittadella, quest'ultima su commissione del nuovo signore di Forlì, Girolamo Riario, il quale affidò i lavori allo stesso architetto. Furono aggiunti anche, sui due lati esterni della Cittadella, il rivellino di Cotogni ed il rivellino di Cesena. La struttura si presentava perciò costituita da diversi corpi separati, circondati da un complicato sistema di fossati, ponti e mura.
Nel 1496 Caterina Sforza, vedova di Riario e reggente per conto del figlio Ottaviano, fece costruire un terzo rivellino e una cittadella sulle rovine del forte trecentesco per la cui edificazione fu distrutta buona parte del Palazzo Comunale per ottenerne materiale da costruzione e strutture architettoniche già pronte.
Con l'aumento della potenza delle artiglierie e con il cambiamento delle tecniche d'assedio, la rocca perse la propria funzione di baluardo difensivo, venendo gradualmente destinato a carcere. Fra i prigionieri celebri si cita Astolfo Guiderocchi, che fu anche uno dei primi, agli inizi del XVI secolo.
Le carceri come tali vennero edificate all'interno della rocca sul finire dell'Ottocento e vengono ancora ospitate nell'edificio.
Attualmente la rocca si presenta come un'imponente architettura a pianta quadrangolare, con bassi torrioni di forma cilindrica e un tozzo mastio a base quadrata.
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