Il conte Felice Gazzola (Parmigiana di S. Polo,1698- Madrid 1780), seguendo le orme del padre, ufficiale dell'esercito farnesiano, legò le proprie sorti a quelle del nuovo sovrano dei Ducati, Carlo III di Borbone, facendo una brillante carriera militare e raggiungendo il grado di generale. Coltivò anche la passione per l'arte, infatti, avendo seguito il Borbone, divenuto re di Napoli, promosse tra gli anni quaranta e gli anni cinquanta del '700 la valorizzazione di Paestum; fu collezionista, ma la sua raccolta di quadri andò quasi interamente dispersa dopo la sua morte, quando i suoi beni furono venduti per finanziare l'istituzione mecenatistica da lui voluta. Tuttavia della collezione che appartenne al Gazzola restano alcuni preziosi oggetti d'arredo, probabilmente da sempre conservati nel palazzo piacentino sede oggi del Museo e dell'Istituto Gazzola, e tre ritratti di famiglia anch'essi esposti nel medesimo luogo; tra questi risultano particolarmente interessanti il ritratto dello stesso Felice Gazzola e quello del padre Gian Angelo entrambi del Mulinaretto.