La collezione piacentina presenta sia armi difensive che offensive, originali o frutto di rifacimenti ottocenteschi, ma l’esposizione privilegia solo il nucleo storicamente più significativo. Tra le armi difensive, si possono ammirare armature complete o parti di esse in perfetto stato di conservazione, copricapi ed elementi da cavallo risalenti soprattutto al XVI secolo. Tra le difese del capo risultano interessanti per le forme particolari il Morione a tre fili delle Guardie farnesiane databile intorno al 1545 circa ed una Borgognotta di recente acquisizione (deposito di un privato). Spiccano inoltre alcune splendide opere di Pompeo della Cesa, uno dei più ricercati e abili armaioli del XVI secolo tra cui un’ armatura quasi completa e in perfetto stato di conservazione, databile 1580-85.
Fanno parte della sezione dedicata all'offesa alcune preziose armi in asta (alabarde, picche, eccetera), da taglio (soprattutto spade) e da fuoco, originarie dei secoli XVI, XVII e XVIII. Tra le armi in asta figura un pregevole Falcione recante lo stemma di Alessandro Farnese e databile intorno al 1586-1590. Tra le armi da taglio si possono ammirare due Schiavone venete della prima metà del secolo XVII; tali spade erano in dotazione alle truppe "schiavone" della Dalmazia al servizio della Serenissima Repubblica di Venezia. Interessanti infine alcuni esemplari di provenienza orientale, come due meravigliosi Kris della Malesia e due Pugnali (Jambiya) di probabile provenienza Persiana.