Questo piccolo museo nasce da una raccolta di oggetti, in gran parte rinvenuti sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, e in particolare nel Carso, dal crevalcorese Guido Mattioli e in seguito donati al Comune di Crevalcore.
L'attuale allestimento, realizzato nel 1988 presso le scuole elementari di Crevalcore, ha lo scopo di mostrare, attraverso la sequenza di vetrine tematiche, la tragedia del vivere e del morire quotidiano dei combattenti di quella terrbile guerra e di evidenziare la crudeltà degli strumenti di morte. Ogni vetrina è dedicata ad un tema particolare, illustrato attraverso una serie di oggetti: i segni della distruzione, le armi intese come inermi testimoni e portatrici di morte, gli oggetti personali dei soldati, le lettere, la teribile vita della trincea; un'ultima vetrina rimanda agli affetti di coloro che sono rimasti, attraverso le foto dei caduti.