Centinaia i pezzi esposti, strumenti musicali e di lavoro, fotografie, dischi, spartiti, documenti, che testimoniano la creatività locale, ma anche esperienze diverse fiorite in Italia e all’estero, in particolare in Giappone, Gran Bretagna, Stati Uniti e America Latina.
Notevoli alcuni esemplari delle prime ocarine, risalenti a metà Ottocento, realizzate manualmente e senza l’uso di stampi dall’inventore Giuseppe Donati; quelle di inizio Novecento realizzate da Cesare Vicinelli, considerato lo Stradivari dell’ocarina; gli strumenti decorati con fregi liberty e dotati di uno stantuffo metallico prodotti dal budriese-londinese Alberto Mezzetti, fabbricante di ocarine dal 1870 al 1912.