Il Museo è imperniato sulla figura di Faustino Tanara e del garibaldilismo locale, nel quadro della vita langhiranese dell"800; nel 1930 la figlia di Faustino Tanara donò al Comune gli oggetti e le carte appartenuti al padre, valoroso colonnello garibaldino. Grazie, inoltre, a successive altre donazioni è stato possibile esporre e ordinare importanti cimeli risorgimentali e documenti che illustrano la vita quotidiana del paese.
Il patrimonio museale è composto da cimeli, lettere, fotografie e documenti di varia tipologia legati alla figura di Faustino Tanara, al movimento risorgimentale garibaldino locale, alla Fratellanza Artigiana Langhiranese e alla Società Femminile di Mutuo Soccorso con Cassa di Maternità in Langhirano.
Il museo espone, all’interno di 8 teche, i cimeli garibaldini e risorgimentali, insieme agli oggetti della Fratellanza Artigiana e della Società Femminile di Mutuo Soccorso langhiranesi, facenti parte della collezione, ad eccezione di tre oggetti attualmente conservati presso l’Archivio Storico comunale. Si tratta indubbiamente della parte più suggestiva dell’allestimento: tra le armi, le divise, le bandiere, i vessilli e gli oggetti militari troviamo anche la camicia indossata da Tanara quando fu ferito durante la battaglia di Bezzecca (1866), la splendida sciabola del colonnello e la bandiera della Legione Tanara dell’Armata dei Vosgi insieme alla lettera con la quale Garibaldi la affida a Faustino Tanara.