La prima sala accoglie il pubblico con il tema del rapporto della Delizia Estense con il territorio circostante, come la Sacca e il porto di Goro, il lungo viale alberato, la cinta muraria inerente al recinto della Delizia. Il visitatore poi scopre una raccolta di copie di fogli dell’erbario di Filippo De Pisis, il pittore ferrarese che all’inizio del ‘900, raccolse, classificò e conservò piante del Bosco della Mesola. La terza sala sviluppa il tema della flora e della fauna durante il ciclo delle quattro stagioni nel Gran Bosco della Mesola, dove il protagonista assoluto è il leccio, un tipo di quercia caratteristica della macchia mediterranea. Il percorso propone poi l’atmosfera che si può percepire nel Parco delle Duchesse, radura circolare di circa 2 ettari dove non nascono alberi ad alto fusto, è però presente un ampio prato di muschi e licheni; la leggenda vuole che questo prato fosse frequentato dagli Estensi nei loro momenti di svago presso la Tenuta, da cui il nome.
Una sezione è interamente dedicata al Cervo della Mesola, un’animale peculiare nel corredo genetico, nell’aspetto fisico e nel comportamento; il percorso espositivo ne riassume il cammino, documentando le tracce nella storia e nella cultura del ferrarese, nel culto cristiano, nell’arte e nella tradizione rinascimentale della Corte Estense di Ferrara.