Il complesso apparteneva alla nobile famiglia dei Nanni-Levera che era tra i maggiori possidenti della montagna in quanto arricchiti al servizio e per la protezione del card. Lambertini, poi Benedetto XIV.
Nel 1886 Alessandro Manservisi, assieme ad altri tre soci (che poi liquiderà) acquista il complesso e inizia la ristrutturazione secondo la moda del tempo: ne uscì un castello neogotico con torri, portici e archi a sesto acuto.
Per i lavori furono chiamati abili scalpellini e maestri del ferro battuto a mano che hanno confezionato grate, lampioni, mensole, anelli per legare cavalcature, ferramenta per infissi di legno.
Il rispetto delle proporzioni, l’armoniosità delle linee rende questo edificio un tipico esempio di quell’architettura romantica che fu di moda nell’ultimo trentennio del XIX secolo e agli albori del 900. Peraltro come risulta dalle fotografie e cartoline del primo 900 il complesso subì anche negli anni successivi modifiche (terrazze e coperture) e ampliamenti (l’acquisto di quella che oggi è la sede del museo Laborantes).
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.