L'abbazia è stata fondata da san Bernardo di Chiaravalle stesso attorno al 1135. Il complesso nacque quando Bernardo accolse le suppliche del vescovo Arduino di Piacenza e del suo popolo: era tipico dei monasteri cistercensi, infatti, insediarsi in zone disagiate, lavorando attivamente per coltivarle e bonificarle e incanalando lo sforzo di ascesi spirituale attraverso il duro lavoro. Celebre è, in tal senso, la formula Ora et labora.
L'inizio dei lavori di costruzione viene posto poco dopo il 1145. Il compimento delle parti medioevali, cosi come oggi le vediamo, è scaglionato nei duecento anni successivi, dopo la distruzione di parti del cenobio monastico operata da Federico II nel 1248. Il complesso presenta il classico schema benedettino, con elementi ortogonali che consentivano successivi ampliamenti. Il corpo fondamentale è la basilica, cui aderisce un chiostro trecentesco di particolare bellezza e pregio. All'interno della basilica troviamo una struttura a salienti, nervature e archetti pensili, mentre l'impianto stesso è di transizione tra romanico e gotico. La decorazione è essenziale: san Bernardo disapprovava quanto chiamò la ridicula monstruositas del bestiario medioevale, ed impose interni senza decorazioni superflue.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.