L’oratorio sorge all’interno del Foro romano nell’angolo compreso tra il tempio di Vesta e il tempio dei Dioscuri nella zona chiamata Fonte Giuturna (II secolo a.C.). Originariamente l'Aula faceva parte del complesso della Rampa di Domiziano. A partire dal Vi secolo l'edificio venne poi trasformato in luogo di culto cristiano.
Il nome dell’oratorio forse si deve al sacrificio volontario di quaranta soldati cristiani che, agli inizi del IV secolo a Sebaste in Armenia, si rifiutarono di onorare un culto pagano e per questo vennero condannati a morire congelati nelle fredde acque di uno stagno. L'episodio viene ricordato da un affresco dell' VIII secolo presente nell'abside dell'edificio.