Nella cripta della chiesa e in alcuni ambienti adiacenti è in mostra il materiale archeologico rinvenuto durante alcune campagne di scavo effettuate all'interno dell'edificio tra il 1951 e il 1967. Si tratta di reperti che rimandano alle origini della pieve di cui una tradizione leggendaria attribuisce a Galla Placidia la committenza della costruzione sulle rovine di un tempio romano.
Sistemati in bacheche, sono esposti reperti archeologici tra i quali mattoni manubriati, laterizi bollati, mattoni con impronte umane, frammenti di capitelli, stele funerarie iscritte, un bronzo, forse votivo, esagonette pavimentali, frammenti di balsamari in vetro e alcuni grandi dolii in cotto recanti una numerazione progressiva graffita sull'orlo.