La sezione scientifica del Museo Irpino è composta da circa cento strumenti, quasi tutti ancora funzionanti, databili tra la seconda metà del 1800 e la prima metà del 1900 e provenienti dalle più antiche istituzioni scolastiche della città di Avellino: il Liceo Classico “Pietro Colletta”, l’Istituto Tecnico Agrario “Francesco De Sanctis” e il Liceo Statale (ex Istituto Magistrale) “Paolo Emilio Imbriani”.
Il nuovo percorso espositivo, allestito al secondo piano del Complesso Monumentale, composto da strumentaria di meccanica, ottica, termologia, acustica ed elettromagnetismo, comprende anche una collezione privata della ditta Nicola Vanni, omaggio alla memoria di quanti hanno contribuito alla ricerca scientifica nella città di Avellino. Nell’area espositiva, inoltre, è allestito uno spazio laboratoriale per esperienze didattiche come workshop e tinkering. Tra gli oggetti esposti, di grande rilievo per la sua rarità è un tubo di Geissler a reticolo quadrato, costruito in Germania alla fine dell’800 e considerato l’antenato dei moderni tubi al neon. Altrettanto interessanti sono due macchine elettrostatiche di notevoli dimensioni, risalenti alla prima metà del XIX secolo, un’insolita pila a tazze probabilmente del secondo quarto del XIX secolo e un proiettore a manovella, parte di un equipaggiamento completo prodotto nei primi anni del 1900 e distribuito in Europa tramite la Gran Bretagna.