Il Museo si trova nella cripta medievale della chiesa madre di San Sossio Levita e Martire, diacono di Miseno. Il Santo, uno dei più ardenti animatori dei primi gruppi cristiani, morì nel 305 d.c., durante le persecuzioni di Diocleziano; oggi è il patrono di Frattamaggiore. La chiesa frattese è luogo della conservazione delle spoglie dei Santi Severino e Sossio che furono traslate nel 1807 dal monastero benedettino di Napoli a loro dedicato, soppresso durante il regime napoleonico. Per questo motivo la basilica ed il museo sono meta di pellegrinaggi religiosi di devoti al santo martire.
Il museo raccoglie marmi pregiati, parti di altari, paramenti sacri, lapidari, reliquiari, reperti e tutto quanto ricordi la religiosità della cittadina e l’architettura antica della chiesa. Non solo, quindi, una storia della chiesa di Frattamaggiore, ma anche una storia della città.