Il complesso si estende su tre piccole chiese costruite a partire dal 987 grazie a Pietro e al nipote Giovanni. Al nome della zona venne accostato ben presto il termine “de Olearia”, che deriva dalla presenza nella zona di ulivi produttivi che producevano anche le olive che avrebbero alimentato un frantoio nella stessa zona, fondamentale per la vita economica oltre che per la sopravvivenza dell’area. Per 500 anni circa in quest’area si sviluppò un’intensa vita monastica, ma nel 1509 con la morte dell’ultimo abate la vita religiosa nella zona cessò praticamente del tutto. Testimonianza dell’antico splendore dell’abbazia sono gli stupendi affreschi murali realizzati tra l’XI e il XII sec.
Nelle catacombe sono state rinvenute altre pitture risalenti al VII e VIII secolo molto pregevoli e di grande interesse storico-artistico. Da questo antro, in cui maturavano purissimi sentimenti di fede autentica, fra’ Gerardo Sasso di Scala trasse i proseliti per creare l’ordine dei monaci ospedalieri di S. Giovanni di Gerusalemme.
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