Il Museo dell'Emigrazione, intitolato a "Giovanni Battista Scalabrini", si presenta come una collezione che, attraverso un itinerario visivo e cronologico, mostra i momenti precedenti la partenza, cioè quelli di una società contadina la cui vita era scandita dal suono delle campane e dal calendario agrario; i documenti necessari per emigrare; l'immagine del Santo Patrono che il contadino-emigrante portava con sé come testimonianza di fede e devozione, ma anche come mezzo per invocare aiuto e protezione. Infine, la "Merica" (America) vista attraverso le foto inviate ai parenti rimasti per dimostrare di aver fatto fortuna e di vivere in una terra lontana una vita migliore rispetto a quella grama del paese.