Il Museo dell’Olio è una struttura inaugurata nel 2005, per riportare in vita un antico frantoio costruito nel 1880, dal loretese Raffaele Baldini Palladini, su progetto di Francesco Paolo Michetti, suo amico. Esso testimonia il grande impegno e l’infinita passione per la terra e l’olio di Loreto Aprutino, che spinsero Raffaele Baldini Palladini ad organizzare la sua linea di produzione, in modo decisamente all’avanguardia per il secolo XIX.
Nel frantoio sono collocate due serie di macchinari, riferibili alle due fasi di vita dell’impianto produttivo: i macchinari più antichi, sono la macina a molazze in pietra, a trazione animale, e il torchio a tre viti in legno, ai quali, nel 1920, vengono aggiunti una macina a molazze, due serie di presse e un separatore centrifugo. L’olio prodotto in questo frantoio era di diverse qualità, dalla più pregiata, prodotta dalla prima spremitura della pasta di olive fino all’olio di seconda qualità e all’olio lampante. La passione di Baldini Palladini per l’olio di Loreto fece sì che questo prodotto ottenesse ambiti riconoscimenti come la medaglia d’argento vinta all’esposizione mondiale di Parigi, o le medaglie d’oro e d’argento vinte ai concorsi oleari di Milano, Palermo e Napoli. A partire dai primissimi anni del 1900 l’olio di Raffaele Baldini Palladini iniziò ad essere esportato negli Stati Uniti e in Europa.