La collezione si articola in un curioso percorso museale curato dalla dott. ssa Paola Di Felice e dall’architetto Antonietta Adorante, che raccoglie intorno al felino sculture, soprammobili, dipinti, stampe, incisioni, cartoline, francobolli, maschere, carte da gioco, poster, libri e altro materiale, ampio ed eterogeneo, scelto in tutto il mondo.
Tra i pezzi più preziosi gatti egiziani di lapislazzuli, alabastro, ossidiana, terracotta, porcellane e smalti cinesi, cartoline francesi del primo Novecento, due dipinti di Novella Parigini, olii e acqueforti dell'Ottocento di Cecov e H. Ronner Knips. Tra gli oggetti più rari un gatto cinese poggiatesta per fumatori d'oppio del primo Novecento in porcellana bianca con cromature azzurre e base dorata. La raccolta, protetta in teche, è costituita soprattutto da ceramiche policrome dipinte a mano, legno, marmo, gesso smaltato, vetro di Murano, alabastro, latta, cartapesta, alluminio, terracotta provenienti dall'Italia, da tutta Europa, Nord e Sudamerica, Africa, India, Cina, Giappone, Cambogia, Indonesia, Filippine e Corea. Non mancano, inoltre, le firme locali come l’acrilico “Gatto con due mele” dell'artista teramano Marco Chiarini.
Il Museo del gatto di Teramo include spazi per l'IZSAM, adibiti a libreria e a laboratori didattici e musicali rivolti soprattutto ai bambini.