Fu costruita nel IX secolo circa sopra il tempio di Giano, in possesso dell'abate Bertario di Montecassino. Ne secoli successivi fu contesa tra Montecassino e l'abbazia di San Bartolomeo di Carpineto, fino a quando non subentrò nella diocesi di Penne, e fu restaurata con un bel ciclo di affreschi quattrocenteschi, e ulteriormente ampliata in epoca rinascimentale, nel 1558 per volere dell'abate Umbriani. Furono apportati interventi sul portale principale, con la costruzione di uno laterale, l'aggiunta dell'abside poligonale con il cupolone a tiburio ottagonale, e infine il portico della facciata, nonché il campanile di Antonio da Lodi.
La struttura è costituita da un corpo longitudinale a navata unica, suddivisa nelle campate da arconi ogivali, che oltre a sorreggere la copertura del tetto, creano un effetto scenico d'insieme; la tipologia è quella dell'arco diaframma. Ciò che colpisce della chiesa è il ciclo di affreschi quattrocenteschi, dei quali il più noto è il Giudizio Universale (1429).
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