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Basilica di San Pelino

Basilica di San Pelino

La primitiva basilica sorse sulla tomba di san Pelino, vescovo di Brindisi, martire al tempo dell'imperatore Giuliano l'Apostata, nel sepolcreto sito nei pressi della città di Corfinium, capitale dei popoli italici insorti contro Roma. Secondo la tradizione la sua costruzione si deve ad un discepolo di Pelino, Cipriote. La città, risorta in età longobarda con il nome Valva, fu poi definitivamente distrutta dalle incursioni dei Saraceni (881) e degli Ungari (937).

Più volte devastata da terremoti, la chiesa è stata internamente rifatta secondo il gusto barocco nei secoli XVII e XVIII. Queste aggiunte e rifacimenti sono stati totalmente rimossi nei lavori di restauro promossi negli anni Settanta del secolo scorso dal soprintendente Mario Moretti, che hanno riportato l'edificio all'antico splendore romanico: in questa occasione è stata eliminata la cupola con il tiburio ed è stata ripristinata la copertura lignea della navata centrale togliendo le volte posticce.

La facciata è costituita da due parti distinte ed edificate in epoca diversa. La parte inferiore consta di due arconi ciechi e di un portale centrale decorato con fregi e volute, affiancato da due lesene e sormontato da una lunetta. La parte superiore è priva di ogni elemento decorativo. Un portale secondario si apre sul fianco sinistro della chiesa.

L'interno della chiesa è a tre navate scandite da pilastri che sorreggono archi a sesto acuto e con un transetto preceduto da un arco trionfale e tutto sesto. La navata centrale termina con un'abside (terminata nel XIII secolo), mentre altre due absidi si trovano nelle parti esterne del transetto.

Degni di menzione per il loro valore storico-artistico sono: nel transetto di sinistra una Madonna col Bambino benedicente, realizzata in pietra all'interno di una nicchia; su un pilastro della navata centrale, il pulpito, realizzato tra il 1168 ed il 1188 all'epoca del vescovo Oderisio, smontato in epoca barocca e ricostruito nel secolo scorso due resti di affreschi duecenteschi: nell'abside di destra un Crocifisso con santo francescano, e nella controfacciata busti di santi il coro ligneo del presbiterio, realizzato da Ferdinando Mosca nel 1738.

L'oratorio, che si diparte dal corpo basilicale e termina con una torre di difesa, fu eretto sul fianco destro della chiesa di San Pelino per custodire le spoglie di papa Alessandro I (109-119), anche se il luogo della sepoltura non è mai stato identificato.

La pianta rettangolare termina con un'abside. È ancora oggetto di studio e di dibattiti l'origine di questo edificio, che alcuni identificano come il transetto di una chiesa più grande voluta dal vescovo Trasmondo, ma mai ultimata. L'interno della struttura è diviso in quattro campate con volta a crociera. L'abside è affrescato con figure di santi (XIII secolo).

Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.

Orario Apertura

Aperto tutti i giorni
7.30-12.00
15.30-18.30

Biglietti

Gratuito

Servizi

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Piazza San Pelino
67030 Corfino - L'Aquila
164
Aggiornamento Pagina: 23/08/2024