L’Anfiteatro Romano di Teramo dista solo pochi metri dal Teatro romano; la parte più evidente della residua muratura perimetrale in laterizio dell’anfiteatro è immediatamente a sinistra della Cattedrale.
Edificato agli inizi del II secolo d.C. e, in base alla tecnica costruttiva, può essere collocato fra l’età traianea e quella adrianea Fino al 1926 l’anfiteatro di Interamnia, ricordato dagli studiosi locali a partire dal Rinascimento, veniva tradizionalmente identificato con i resti del vicino teatro. Le poche strutture superstiti dell’anfiteatro furono riconosciute ed esplorate parzialmente soltanto nel 1937; dopo drastici interventi di demolizione delle strutture addossate all’esterno del monumento, che è stato in parte distrutto dalla costruzione del Duomo e del Seminario.
La struttura dell’Anfiteatro romano di Teramo ha base ellittica con perimetro di 208 metri. Il livello più antico del monumento è posto a sei metri sotto al livello stradale. Sepolto a lungo, l’Anfiteatro Romano di Teramo fu riscoperto da monsignor Giulio Ricci nel 1585, che chiese di togliere la terra che lo copriva per farlo emergere. Nel perimetro murario si individuano diversi accessi come quello ad arco sull’asse minore dell’ellisse e quello con tre archi affiancati lungo l’asse maggiore.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.