Il monastero benedettino venne fondato prima dell'XI secolo ma non se ne conosce con precisione la data; il toponimo originario risultante dalla prima fonte finora nota, la donazione del 1077 del conte Oderisio dei Marsi di tutti i suoi beni fondiari compresi nel Castello di Colomonte (odierna Collimento) all'allora abate Pietro, era San Giovanni in Ranfonessa, ed indicava un insediamento monastico già esistente.
L'interno della chiesa è a tre navate suddivise da pilastri ottagonali che sorreggono archi a tutto sesto. La copertura attuale è lignea, che ha sostituito la volta a botte introdotta con la trasformazione in barocco dopo il terremoto dell'Aquila del 1703, riportato poi allo stato originario dal restauro del 1994. Durante questo restauro sono stati anche riportati alla luce due affreschi raffiguranti San Lorenzo e San Giorgio ed attribuiti ad Andrea De Litio.
L'altare maggiore, opera di Bernardo Ferradini, è separato dalla navata centrale da una balaustra in marmi bicolori, opera di Giuliano e Pietro Pedetti. L'organo cinquecentesco che si trova sulla parete d'ingresso della navata centrale è opera di Giovanni Farina da Guardiagrele, del quale però rimane solo la cassa.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.