La via Appia antica entra nel patrimonio mondiale Unesco
La Via Appia Antica, conosciuta come "Regina Viarum", è ufficialmente entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Questo importante riconoscimento è stato ratificato durante la riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, tenutasi a New Delhi dal 21 al 31 luglio 2024.
La candidatura della Via Appia è stata promossa dal Ministero della Cultura italiano e ha visto la collaborazione di quattro regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra province e città metropolitane, 73 comuni e 15 parchi, oltre alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere.
Questo percorso di circa 900 chilometri, che collega Roma a Brindisi, rappresenta non solo la più antica strada consolare romana ma anche un simbolo delle relazioni millenarie tra i popoli italici e quelli del Mediterraneo.
Tracciata per esigenze militari, per connettere rapidamente Roma a Capua, l’Appia fu progressivamente estesa fino a Brindisi e divenne presto una strada di grande comunicazione commerciale e di primarie trasmissioni culturali; l’appellativo di “regina viarum” che il poeta Stazio le ha dedicato esprime l’insieme delle valenze politiche, propagandistiche, economiche e sociali che le valsero la sua millenaria fortuna.