Matteo Rosselli
Matteo Rosselli (Firenze, 8 agosto 1578 – 18 gennaio 1650) è stato un pittore italiano.
Figlio di Alfonso Rosselli e di Elena Coppi, a nove anni fu raccomandato dal padre alle cure artistiche di Gregorio Pagani. Studiando sulle opere di Andrea del Sarto, acquistò quelle competenze pittoriche che gli permisero di diventare il braccio destro dell'artista.
Per una commissione, Pagani lo mandò a Roma dove si trattenne sei mesi lavorando e studiando le opere di Raffaello e di Polidoro da Caravaggio. Ma la morte del padre lo richiamò anzitempo a Firenze. Alla morte del maestro, nel 1605, ne ereditò la bottega. Scapolo, viveva con la sorella Margherita che tentò di dare in moglie a Jacopo Vignali, suo promettente allievo, che rifiutò. Margherita si sposò successivamente con Fabrizio Boschi, orefice, ed ebbe cinque figli. Il maggiore, Alberto, voleva seguire le orme dello zio ma morì giovanissimo a Roma dove era andato per studiare disegno. Altri due, Filippo e Domenico, morirono che erano ancora bambini. Il quarto, Francesco, non si interessava all'arte e l'ultimo, Giacinto, si fece monaco.
La disperazione di non poter trasmettere a nessun parente la sua arte, secondo il Baldinucci, lo trascinò lentamente nella depressione che lo accompagnò fino alla morte. Nonostante ciò dalla bottega di Rosselli uscirono tutti i maggiori artisti del Seicento fiorentino, come Giovanni da San Giovanni, Jacopo Vignali, Francesco Curradi, Francesco Boschi, Lorenzo Lippi e il Volterrano. È sepolto nella chiesa di San Marco a Firenze.