Le Tavole Palatine (chiamate così forse in riferimento all'identificazione, in passato, col sito di un antico palazzo) sono i resti di un tempio dorico periptero esastilo del VI secolo a.C. dedicato alla divinità mitologica Hera. Il tempio, posto in prossimità del Bradano, era legato a un santuario extraurbano, del quale è emerso il muro del temenos e resti di un altare più antico.
I resti del tempio, con al centro la cella dotata di adyton e preceduta da un pronao, sono composti da 15 colonne con 20 scanalature e capitelli di ordine dorico. Delle 15 colonne, 10 sono sul lato settentrionale e 5 sul meridionale. In origine le colonne erano 32, poiché il tempio era composto di una peristasi di 12 colonne sui lati lunghi e 6 sui lati corti. Lo stilobate era lungo 34,29 metri e largo 13,66 metri, la cella di 17,79 x 8,68 metri. Il tempio risulta molto degradato, poiché costruito con calcare locale (detto mazzarro). Nel V secolo a.C. fu dotato di un tetto fittile con decorazione policroma di tradizione ionica, con protomi leonine e doccioni.
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