Iniziata a partire dal 1442 circa, Casa Romei costituisce uno dei complessi architettonici più interessanti dalla cultura ferrarese, in quanto unico esemplare oggi esistente e ancora ben leggibile di dimora nobile dell’età dei marchesi Leonello e Borso D’Este.
Al pian terreno le sale sono decorate in stile gotico e vi è collocato un piccolo lapidario. Il maestoso cortile d'onore ha una struttura mista, medievale e rinascimentale, con un grande monogramma di Cristo in terracotta come decorazione. La Sala delle Sibille mostra le profetesse affrescate alle pareti, ciascuna con cartigli di profezie in mano che corrono attorno, sullo sfondo di una siepe verde. Notevole è anche il camino.
Al piano nobile l'appartamento cinquecentesco è finemente decorato e presenta mobilio antico. Questa parte del palazzo fu trasformata dal cardinale Ippolito II d'Este, infatti il suo simbolo, un'aquila bianca, è ripetuto più volte nel Salone d'onore. Lo studio di Giovanni Romei ha il soffitto a cassettoni, decorati al centro da disegni su carta applicati, secondo un'usanza allora diffusa ed oggi sopravvissuta in rari esemplari.
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