Il Museo archeologico della penisola sorrentina, intitolato all’archeologo e studioso Georges Vallet (1922-1994), pioniere della ricerca archeologica nell'Italia meridionale, direttore dell'Institut Français di Napoli (1962-1967) e fondatore del Centre Jean Bérard, è ospitato nelle sale della splendida villa Fondi de Sangro.
Nelle sale espositive è illustrata la storia degli insediamenti umani nella penisola sorrentina dal paleolitico, alle necropoli arcaiche dell'etrusca Aequana e della località Deserto a S. Agata sui due Golfi. Alla presenza greca sono legati l'Athenaion di Punta della Campanella e i numerosi reperti dalle necropoli di Sorrento. Della città greco-italica e poi romana restano le tracce dell'impianto ad assi ortogonali e le porte urbiche.
Tra i reperti più interessanti in esposizione nella sala, lo splendido rilievo marmoreo con sacrificio a Diana, proveniente dalla villa di Capo di Massa a Sorrento, è databile tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. Circondato da una elegante cornice a ornato vegetale, il rilievo mostra la giovane dea, assisa su un sostegno roccioso e abbigliata con un chitone smanicato, davanti a due cacciatori vestiti di corte e leggere tuniche intenti al trasporto di doni per la dea, animali di media e piccola taglia appena cacciati e accuratamente resi dallo scultore.