Fondata da veterani dell’imperatore Ottaviano Augusto nell’ultimo quarto del I secolo a.C. nella media valle del Tanaro, in antico corrispondente alla Liguria interna, Augusta Bagiennorum era di importanza strategica per il controllo del transito tra la pianura padana, il mare, le valli degli affluenti del Po ed i valichi alpini.
Dagli scavi emersero i resti di una città che aveva una superficie di poco più di 21 ettari, delimitata da un fossato e da un terrapieno con palificata lignea, torri angolari in muratura e porte monumentali ai due accessi.
Il percorso di visita (sostenuto da pannelli esplicativi con la ricostruzione degli ambienti originali) segue la strada campestre che parte dalla chiesetta di San Pietro. I reperti trovati nell’area archeologica vennero ordinati da Assandria e Vacchetta nel Museo Civico Archeologico ospitato in Palazzo Lucerna di Rorà. Sono tuttora in corso campagne di scavo. Oggi l’area archeologica è anche una Riserva Naturale Speciale.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.